MAMME NELL'ANIMA
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MessaggioTitolo: Stavo facendo una ricerca   Stavo facendo una ricerca EmptyLun Apr 16, 2012 9:03 pm

sull'acqua...
ossia, su come e quanto bere durante la giornata... io non bevo sicuramente abbastanza e quando lo faccio, lo faccio male..
ossia, la mattina non mi viene mai sete, non riesco proprio ad ingurgitare acqua fino all'ora di pranzo... verso sera invece ho una sete tremenda e bevo continuamente fino a mezzanotte..
insomma, ho trovato questo testo e mi ci ritrovo molto... praticamente il fatto che io non abbia sete è solo perchè il mio corpo appunto non è abituato a ricevere acqua abitualmente, ed è sbagliato e soprattutto inutile, il fatto che io beva solo per mezza giornata, anche se magari poi un paio di litri li bevo...comunque, leggete, è interessante.

"Idratazione e disidratazione
Tratto da http://www.somatologia.it/archivio/idratazione_disidratazione.htm (Istituto di Psicosomatica Integrata)
La funzione dell'acqua per il corpo
L'acqua rappresenta il 40-65% del peso corporeo ed è il costituente principale del protoplasma
intracellulare. Essa non solo è un elemento della costituzione del sangue e del tessuto connettivo, ma
è anche coinvolta nei processi generali dell'organismo. Un'altra funzione essenziale dell'acqua nel
nostro corpo è di essere il mezzo attraverso cui vengono eliminati i prodotti di rifiuto del nostro
metabolismo, per via urinaria, rettale, gastrointestinale e termoregolatoria (polmoni e cute).
Eliminiamo giornalmente circa 4 litri al giorno di perdita obbligata.
Uno dei primi sintomi che compaiono quando si va sotto stress, è proprio la disidratazione. Un
difetto di idratazione può essere evidenziato da diversi segni di disagio: cattiva digestione, gonfiore
bevendo, ritenzione idrica, problemi intestinali in risposta all'assunzione d'acqua, stipsi, candidiasi o
disbiosi intestinali, pelle arida, poco elastica, irritabilità, stanchezza mentale e/o fisica, eccessiva
sete, anche solo in particolari momenti del giorno e assente in altri.
Anche il rifiuto a bere, o espressioni tipo: "Non ho mai sete", oppure "L'acqua da sola non mi
piace", può essere un sintomo di cattiva distribuzione idrica nel corpo, spesso indotta da cattive
abitudini nutrizionali. Imparando a bere, in realtà, l'organismo impara a sapere quando assumere
acqua, senza dover arrivare al segnale limite della "sete". Chi non ha mai voglia di acqua spesso ha
accumulato un tale carico tossinico nell'organismo, che ottunde la sensibilità sui livelli di
disidratazione. Quando il fenomeno si cronicizza, questo va a scapito della funzionalità renale, con
effetti sorprendenti sull'apparato muscolo-scheletrico e, di conseguenza sull'assetto posturale.
Disidratazione e attività fisica
In effetti, quando avvertiamo lo stimolo della sete, è segno che siamo già
sotto stress e il corpo lancia i suoi segnali d'allarme. Quando siamo disidratati
il sangue, che è formato per l'83% di acqua, diventa vischioso, rendendo
difficoltosa la circolazione, soprattutto a livello cerebrale. L'immediata
conseguenza è una diminuzione dell'ossigenazione cellulare, con effetti che
tutti conoscono: anche in condizioni non di particolare stress fisico, si nota il
rallentamento delle funzioni cerebrali a scapito di concentrazione e attenzione,
oltre a un progressivo diffuso senso di anergia muscolare. A causa, infatti,
della riduzione di ossigeno nel sangue, anche i muscoli tendono a contrarsi. A
una riduzione del 4% di acqua nell'organismo, corrisponde, infatti, uno
scadimento del 20-30% della prestazione.
L'assunzione giornaliera di acqua, deve essere calcolata sulla base di
15-25 gr. per Kg. di peso corporeo, a seconda del contesto ambientale e
climatico. Questa tuttavia è la quantità standard in condizioni fisiche ottimali e senza particolari
attività fisiche o psichiche. In condizioni di stress o di attività fisica, bisogna aumentare la dose.
L'acqua deve essere pura, ossia non sono da considerare parte della dose giornaliera, bibite,
tè, infusi o altro e biocompatibile. Deve inoltre venir consumata a piccole dosi distribuite durante il
corso della giornata e lontano dai pasti. Imparando a bere, l'organismo è in grado di percepire
quando assumere acqua, senza dover arrivare al segnale limite della "sete" e tende automaticamente
a evitare anche di bere durante i pasti, il che provocherebbe solo appesantimento della digestione,
poiché già sufficientemente idratato in precedenza. Ovviamente assumiamo acqua anche dal cibo,
circa 1 litro al giorno, più un altro mezzo riassorbito dalla produzione intracellulare determinata
dall'utilizzazione del glicogeno per produrre energia.
L'assunzione di un'adeguata quantità di acqua e di minerali (elettroliti) che si perdono nel processo
di traspirazione, prima di una competizione, dovrà dunque essere accompagnata da una buona dose
di glucosio, quale riserva energetica primaria del nostro organismo, tuttavia occorre prestare molta
attenzione agli integratori liquidi (Gatorade, Enervit ecc.) utilizzati dagli sportivi come supporto,
dal momento che spesso sono sovradosati e un'eccessiva assunzione di carboidrati può causare
disturbi digestivi e possibili crisi ipoglicemiche reattive. È importante ricordare che, dal nostro punto
di vista, i problemi organici non sono mai fini a se stessi, ma si riflettono immediatamente sulla
struttura muscolo-scheletrica e quindi sulla dinamica posturale.
Durante una performance atletica il corpo perde circa 4-5 litri d'acqua, senza contare il
consumo normale. L'acqua ha la funzione di lavare le tossine che si producono dalla reattività
metabolica delle risposte allo stress. Lo stress iperattivando il sistema endocrino (ghiandolare)
produce una notevole quantità di ormoni che rimangono in circolo anche dopo la reazione di lottafuga,
producendo un sovraccarico tossinico. Per questo non è possibile, occuparsi solo della
reintegrazione di liquidi e sali dopo l’attività fisica; occorre garantire all'organismo una disponibilità
idrica costante.
La disidratazione dei dischi intervertebrali
La tematica della disidratazione ha ripercussioni molto serie sulla struttura articolare, in particolare
quella del rachide (colonna vertebrale). Una corretta prevenzione e il mantenimento della
funzionalità della colonna devono tenere ben presente l'importanza dell'idratazione. Il principale
nutrimento è quello idrico, poiché il funzionamento dei dischi intervertebrali è determinato da un
meccanismo d'idroammortizzamento. L'ernia del disco, ad esempio, si produce quando, in risposta
a continue sollecitazioni, anziché rompersi il nucleo polposo, esso si protrude rompendo l'anello
fibroso. L’ernia del disco può essere pertanto causata da una disidratazione generalizzata
dell’organismo, come dimostra la presenza di tale patologia anche in persone che non svolgono
attività fisica intensa.
L'elasticità della pelle dà il segnale più immediato del livello d'idratazione.
Aumentare il consumo di acqua
Il consiglio di fondo è quindi quello di aumentare il consumo di acqua e di migliorarne la qualità,
utilizzando acque con particolari caratteristiche di biocompatibilità, al fine di favorire l'organismo nel
liberarsi dalle sostanze tossiche senza essere sovraccaricato dall'acqua stessa. Tuttavia non è
frequente né l'abitudine a bere significative quantità di acqua fuori pasto, né l'attenzione alla
qualità stessa dell'acqua. Vi sono persone che lamentano di non tollerare l'acqua bevuta fuori
pasto, di trovarla pesante, poco digeribile, di non avere mai lo stimolo della sete e alle volte
avvertono un vero e proprio rifiuto a bere.
La sensibilità alla necessità del corpo di mantenere una giusta idratazione non corrisponde
all'arsura o alla sete, come quella per esempio, che subentra dopo uno stato di eccessiva
sudorazione o sovraffaticamento fisico che ha bruciato le riserve. La sensibilità all'acqua è
un'esperienza fisiologica del corpo: quando viene a mancare è perché sono subentrati meccanismi
di desensibilizzazione e si rende necessario un lento lavoro di recupero. Per fare un esempio,
l'acqua addizionata di Anidride Carbonica riduce l'apporto di acqua, ci impedisce un'idratazione
completa perché le "bollicine" anestetizzano momentaneamente le papille gustative, creando
un'illusoria sensazione di dissetamento. L'acqua sembra essere più dissetante e la persona beve
meno rispetto a quelle che sono le reali necessità del corpo.
E' fondamentale bere con moderazione e poco alla volta poichè il tempo di assorbimento
dell'acqua da parte dell'intestino è di circa 25 ml al minuto. Questo significa che non ha senso
bere mezzo litro d'acqua, o poco meno, tutto in una volta perché quello che otterremmo è solo una
fastidiosissima dilatazione dello stomaco. Un'idea potrebbe essere quella di bere un bicchiere d'acqua
ogni ora: è un modo per prendere un impegno con se stessi, un vero e proprio "appuntamento" con
la salute.
L'errata abitudine del bere si nota in persone che quotidianamente bevono i loro due litri di acqua
solo nelle ore notturne e durante il giorno "non hanno mai sete". Altre giustificazioni che adducono
sono: di non aver mai tempo, di dimenticarsene o di trovare l'acqua pesante da digerire. Altre
persone invece il litro e mezzo giornaliero lo bevono durante i due pasti principali: questa è
comunque un'abitudine errata poichè l'acqua in questo caso va a diluire i succhi gastrici secreti
dallo Stomaco per l'attività digestiva. Ne deriva un rallentamento del processo digestivo, un
appesantimento della funzionalità digestiva stessa con fenomeni di gonfiore addominale che si
potranno evitare bevendo l'acqua tra un pasto e l'altro.
Nel caso in cui l'acqua però dovesse dare la fastidiosa sensazione di pesantezza digestiva,
possiamo consigliare di assumerla o con un'aggiunta di succo di limone, o con l'aggiunta di un
cucchiaio di aceto di mele biologico per litro d'acqua. Questi due alimenti acidificano leggermente
l'acqua, rendendola così più simile all'ambiente acido dello stomaco, e quindi più digeribile."
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wyccan30

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MessaggioTitolo: Re: Stavo facendo una ricerca   Stavo facendo una ricerca EmptyLun Apr 16, 2012 9:21 pm

Interessantissimo, questo me lo stampo!!!!!!!!!!!!!
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claudia




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MessaggioTitolo: Re: Stavo facendo una ricerca   Stavo facendo una ricerca EmptyLun Apr 16, 2012 9:31 pm

lo stampo anche io e lo leggo con calma,tra un pò vado a lavorare
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MessaggioTitolo: Re: Stavo facendo una ricerca   Stavo facendo una ricerca EmptyMar Apr 17, 2012 12:23 am

interessante!
io anche bevo male e poco...al mattino dopo colazione niente fino a pranzo, e poi comunque bevo poco.
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MessaggioTitolo: Re: Stavo facendo una ricerca   Stavo facendo una ricerca EmptyMar Apr 17, 2012 10:10 am

Io invece mi sveglio al mattino e mi attacco al rubinetto... mi berrò almeno due e tre bicchieri d'acqua ma a volte arrivo anche a 5 o 6...
Altro che stomaco dilatato... la devo smettere...

A me capita invece magari di non bere ai pasti perchè c'è tropp casino e mi dimentico... Stavo facendo una ricerca 641349
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gurdream

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MessaggioTitolo: Re: Stavo facendo una ricerca   Stavo facendo una ricerca EmptyMar Apr 17, 2012 11:00 am

Io non bevo mai... Stavo facendo una ricerca 398396
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MessaggioTitolo: Re: Stavo facendo una ricerca   Stavo facendo una ricerca Empty

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