Per me il capriccio vuol dire solo "mamma ho questo disagio e non so esprimerlo,ho questa contrarietà e non so esprimerla",non vuol dire "ora ti metto alla prova per vedere cosa concedi".
Non so,io non mi sento messa alla prova,accolgo la sua rimostranza pensando che ha pieno diritto di averla,ma non mi sento come se fissi in battaglia in cui uno cede e uno vince.
Poi sul come affrontare il capriccio,a volte assecondo a volte no,a seconda dell'argomento e del momento con spiegazione delle differenze.
Non so se faccio male o bene agisco a seconda del mio istinto e del mio sentire nei confronti di mia figlia (cioè in base a ciò che percepisco da lei).
Quello che e' certo e' che non e' mai facile in qualunque modo si faccia!